

23 Dicembre 2023
Il compleanno della riforma sanitaria e la buona memoria per Tina Anselmi, un’autentica riformatrice.
Il Servizio sanitario nazionale compie oggi 45 anni. Come diceva Tina Anselmi che ne fu l’ideatrice e la Ministra che appose la firma alla legge istitutiva n. 833 il 23 dicembre 1978 “Una riforma del popolo per il popolo”, che ora deve trovare nei Rappresentanti associativi, professionali e politici della cultura riformista un rinnovato vigore per aggiornarne l’impostazione strategica e la funzione in rapporto al mutato quadro epidemiologico ed all’evoluzione della domanda sociale di prestazioni sociali e sanitarie espressa da una popolazione caratterizzata da un progressivo invecchiamento ed attraversata da una molteplicità di manifestazioni di fragilità.
Per l’Associazione PER, il ricordo di quella data non rappresenta un esercizio retorico bensì la testimonianza di una memoria robusta delle pagine della Storia repubblicana e di una protagonista che hanno dato attuazione concreta ai principi ispiratori della Prima parte della Costituzione, che oggi richiedono una loro conferma sia attraverso l’adeguamento delle risorse finanziarie dedicate al Sistema Socio-Sanitario Nazionale, sia con l’aggiornamento dell’impianto organizzativo ed il potenziamento-riqualificazione della dotazione professionale con cui implementare la visione strategica e le coordinate operative che caratterizzarono l’impronta riformatrice di Tina Anselmi.
Il nuovo servizio introdusse infatti innovazioni fondamentali: il passaggio dalla cura della malattia allaprevenzione, tutela e promozione universale della salute, fisica e psichica, individuale e collettiva, l’integrazionedell’intervento sanitario e di quello sociale, un’organizzazione decentrata e territoriale con un approccio capace di investire le questioni legate alle condizioni di lavoro, alla tutela dell’ambiente, al benessere umano complessivo.
I principi con cui nasceva erano radicali ed interpellano una nuova consapevolezza delle sfide e della complessità che oggi comporta la loro conferma e la loro attuazione concreta: universalità di copertura, equità di accesso e uguaglianza di trattamento, globalità e uniformità territoriale delle prestazioni erogate, impiego coordinato delle moderne tecniche di prevenzione, cura e recupero, processo di digitalizzazione e innovazione tecnologica, tutte misure realizzabili attraverso un efficiente impiego delle risorse dedicate dalla Missione 6 del Pnrr.
Ma il carburante necessario per mettere in moto questa ineludibile e gigantesca attività di ‘riforma della riforma’ è la mobilitazione etico-sociale e cognitiva che colga nelle sofferenze causate dall’attuale inadeguatezza del SSN una spinta popolare e progettuale per dare continuità e compimento all’opera intrapresa da Tina Anselmi che seppe interpretare e tradurre in legge la domanda di uguaglianza delle lotte sociali del suo tempo.