12 Dicembre 2023

Intervento Bonetti alla presentazione di PER a Bologna

Grazie intanto, grazie davvero per essere qui con noi stasera. Ringrazio ovviamente Filippo Diaco e tutti gli amici bolognesi ed emiliano romagnoli per avere aiutato Filippo in questa organizzazione. Ringrazio davvero il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, la sua è una presenza per noi importante nel segno di un’alleanza che vogliamo costruire nei territori, dove vogliamo portare il contributo di una politica buona e concreta, capace di rianimare prospettive e speranza.

Saluto anche Caterina Manca che è l’altra consigliera comunale eletta nel gruppo con Filippo Diaco. Saluto ovviamente Virginio Merola adesso collega, allora già sindaco di Bologna. Con loro ho avuto l’onore di poter collaborare in particolare sulle politiche per la famiglia e per la parità di genere. E devo dire che anche da questo punto di vista, nella capacità di intuire percorsi e risposte nuove, Bologna è “sentinella in avanti”.

Un grazie a tutti coloro che interverranno dopo, a Mara Mucci che viene da Azione, che è un partner importante di questo cammino condiviso, Marco Lombardo, che oggi non è qui con noi e che mi ha pregato di portare i suoi saluti. è un cammino ampio e plurale. Non ho nominando tutti e me ne scuso ma ci tenevo a fare un momento di ringraziamento. Passo quindi a dare la pennellata della nostra proposta di strada e di percorso da iniziare e da fare insieme. Poi passerò la parola anche a Ettore Rosato che con me e con altri amici parlamentari sta interpretando, un po’ da apripista, l’associazione.

Cogliamo di buon grado l’augurio di “buon vento” visto che abbiamo scelto per il nostro simbolo queste vele di lancio, di prospettiva. La nostra associazione nasce perché vogliamo costruire un progetto politico nuovo per il Paese e farlo con un metodo e uno stile nuovo che si colloca non semplicemente in uno spazio geografico politico, tra il bipolarismo di centro sinistra e di centro destra, ma ha l’ambizione di introdurre in politica un metodo che sappia interpretare una vocazione di dialogo, di sintesi e che rompa quegli schemi ideologici estremizzati e molto bloccati che sono stati la degenerazione della politica degli ultimi trent’anni del nostro Paese.

Lo dico anche guardando a Matteo, come sindaco di Bologna, perché un Sindaco sa che anche quando si candida a governare una città con una visione chiara che è quella di una parte, se vuole essere un bravo amministratore, deve necessariamente assumere una prospettiva complessa che riguardi l’intera città. Deve avere la capacità di dismettere quella ideologia di parte che tutte le volte ti porta a chiedere: “questo provvedimento in che modo risponde al mio punto di vista, alla mia tradizione?”, come se la realtà delle cose si dovesse piegare rispetto alle posizioni politiche. Chi fa politica in quel modo non governa bene.

Ovviamente c’è uno scenario importante che abbiamo davanti, quello della politica nazionale ed europea, nel quale stiamo lavorando per valorizzare le esperienze politiche che nel territorio ci sono per connetterle in una progettualità di Paese che stiamo costruendo insieme ad Azione con l’idea che si crei un laboratorio ampio e plurale.

Per questo abbiamo fatto un’associazione non è dentro Azione. È un’altra associazione che coopera e collabora per creare un luogo dove le anime di natura più popolare, democratico sociale, del cattolicesimo democratico, riformiste e quella liberale si impongano di sedersi ad un tavolo per trovare quella sintesi comune che faccia un passo avanti.

L’Italia ha saputo osare sogni grandi quando ha fatto questo insieme. E lo ha fatto 75 anni fa nella Costituente. Ha osato disegnare un futuro che non c’era. Noi oggi sentiamo il dovere di disegnare un futuro per i nostri figli che ancora non c’è. E per farlo sappiamo che bisogna avere l’umiltà e il coraggio di dire “facciamolo insieme”. Ecco, questo è la cifra e lo stile con il quale ci presentiamo e anche il modo attraverso il quale vogliamo costruire le collaborazioni e le cooperazioni a livello territoriale con altre associazioni, con il mondo delle professioni, con tante persone che magari non vogliono entrare in un partito ma dicono “io voglio contribuire a rendere migliore questo nostro Paese”. Ecco, noi vogliamo essere questa opportunità e farlo tutti insieme.