25 Gennaio 2024

Intervento di Elena Bonetti all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa

Strasburgo, 23 gennaio 2024

Caro Presidente, cari colleghi, sono davvero onorato di parlare a nome del gruppo ALDE.

Il tema che stiamo discutendo è di particolare interesse, in quanto si trova all’incrocio tra la libertà di opinione, in particolare quella politica, e il rispetto dei valori che definiscono il Consiglio d’Europa.

Nelle campagne elettorali, i temi dei migranti e dell’asilo sono spesso al centro di una narrazione pubblica che induce e amplifica discorsi di odio, discriminazione e intolleranza. La conseguenza è il rafforzamento delle teorie populiste, che minano i principi della solidarietà europea e del rispetto dei diritti umani fondamentali.

È inoltre provato che il dibattito pubblico sui migranti e sull’asilo per i rifugiati può essere manipolato da Paesi stranieri per influenzare l’opinione pubblica e il voto all’interno dei singoli Stati. Tali azioni rappresentano una minaccia per la nostra democrazia.

Ciò significa che, soprattutto durante le campagne elettorali, dobbiamo promuovere il dialogo democratico tra le diverse opinioni, al fine di costruire un’agenda condivisa. Solo così potremo raggiungere un benessere significativo e duraturo per la società e per gli individui.

Il nostro dialogo non può limitare il tema della migrazione e dell’asilo alle questioni di sicurezza, ma deve includere anche la coesione sociale. Allo stesso tempo, dobbiamo condannare inequivocabilmente qualsiasi forma di incitamento all’odio e di misure discriminatorie, che non trovano posto in un programma politico coerente con i nostri valori europei.

È quindi essenziale che i partiti politici europei approvino la “Carta per una società non razzista e inclusiva” e che gli Stati membri forniscano meccanismi nazionali efficaci per la segnalazione e l’azione contro i discorsi di odio.

Tuttavia, è anche chiaro che se vogliamo attuare politiche efficaci per affrontare la questione della migrazione, dobbiamo evitare argomenti demagogici e semplicistici. Anzi, dobbiamo usare argomenti che le persone possano comprendere come rilevanti per la loro vita quotidiana.

L’Europa deve iniziare ad affrontare la questione migratoria nel contesto più ampio della transizione demografica, oppure non sarà in grado di assumere un ruolo guida nel rafforzamento del nostro ruolo, il ruolo della democrazia europea, nel contesto internazionale e in uno scenario di costruzione della pace.

Dobbiamo affrontare direttamente questi temi nelle nostre politiche relative al mercato del lavoro, all’istruzione e al welfare.

Cari colleghi, è nostra responsabilità rafforzare l’Europa nell’affrontare le nuove sfide che ci attendono e costruire una società migliore che garantisca la tutela dei diritti umani ai cittadini di tutta Europa e del mondo.